Fondo Giosue Bonfanti
Giosue Bonfanti (Milano, 1915 – Malè, 2000), scrittore e critico letterario, appartiene a quella generazione di intellettuali e letterati (Vittorio Sereni, Luciano Anceschi, Giancarlo Vigorelli, Dino Formaggio, Remo Cantoni, Enzo Paci) che negli anni ’30, con il magistero di Antonio Banfi, frequentarono la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano entrando in un sodalizio di amicizie e di interessi che li accompagnerà e legherà gli uni agli altri per tutta la vita.
L’archivio di Bonfanti comprende saggi e racconti inediti, appunti sui libri letti, recensioni, articoli per la stampa (frutto delle collaborazioni con “Aut Aut”, “Il Ponte”, “Paragone”, “Letteratura”, “La fiera letteraria”, “L’Avanti”, solo per citarne alcune) e una serie di registrazioni di conversazioni tenute all’Istituto Tecnico Verri negli anni ’70.
Oltre alle lettere spedite dal Bonfanti partigiano, dalla prigionia (in Bosnia, Polonia e Germania), alla madre tra il 1943 e il 1945, l’epistolario – che si snoda in un arco cronologico compreso tra il 1948 e il 1997 – è ricco di scambi privati, professionali e culturali con oltre sessanta corrispondenti tra i quali, oltre agli amici già citati, si segnalano Attilio Bertolucci, Carlo Bo, Pietro Caleffi e Dante Isella.
Completa il fondo Bonfanti una selezione di circa 300 libri di particolare pregio tratti dalla biblioteca dello scrittore, che è costituita da oltre 4000 volumi ed è conservata presso la Biblioteca di Studi giuridici e umanistici.