Fondo Biblion
Il Fondo Biblíon fu costituito nel 1985 con la donazione di opere già appartenute alle biblioteche di Vittorio Sereni e di Sergio Antonielli e poi di Giovanni Giudici e Franco Fortini per iniziativa di alcuni giovani gravitanti o già inseriti nei ruoli dell’Università di Milano – in particolare Edoardo Esposito, Alberto Cadioli, Carlo Di Alesio e Alberto Rollo.
Il titolo – quasi un acronimo – si riferiva a quella “Biblioteca del Novecento” che ci si augurava insieme di riuscire a conservare e a potenziare.
Si contavano infatti almeno 3.000 volumi, fra cui non mancavano prime edizioni e testi impreziositi da dediche autografe degli autori, e collezioni di riviste fra cui alcune rarissime e complete come “Primo Tempo”, “Officina”, «il menabò» (quest’ultima arricchita di notazioni autografe del Fortini che l’aveva donata), “La Riforma letteraria”, “Ragionamenti”, “Questo e altro”, “Il bimestre” e “La voce” di De Robertis, nonché parti consistenti di altre testate anche straniere, come “Les Temps Modernes”, “Merkur” e altre ancora.