18 luglio 2023

L’archivio di Luciana Novaro ad Apice

Luciana Novaro con Carlo Terron

È recentemente arrivato al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano l’archivio di Luciana Novaro, nome di spicco nella storia della danza italiana, strettamente legato al Teatro alla Scala di Milano.

Nata a Genova il 3 marzo 1923, la Novaro inizia a danzare a dieci anni nella scuola di ballo del Teatro del Piermarini e appena otto anni più tardi, nel 1941, la troviamo sul parquet scaligero nel ruolo di prima ballerina. Moglie del giornalista Nino Nutrizio, direttore del quotidiano “La Notte”, il cui archivio è custodito ad Apice, nel 1943 viene lanciata nel panorama internazionale della danza dal coreografo e danzatore Aurel Milloss. Dopo la parentesi bellica, la carriera di Luciana Novaro è un crescendo di successi: da étoile a coreografa, a direttrice del corpo di ballo della Scala, dove rimane per oltre vent’anni, nel momento d’oro di Maria Callas, Luchino Visconti e Antonino Votto.

Lasciata la Scala nel 1964, la Novaro dedica tutta la sua creatività alla Scuole di danza da lei create a Milano e Verona, che portano il suo nome. Questa intensa vita artistica, che l’ha vista collaborare con tutti gli artisti più celebri del Novecento, è documentata nel fondo conservato ora ad Apice, che costituisce dunque un viaggio nella storia della danza. Si tratta di una quindicina di metri lineari fra spartiti annotati, carteggi, volumi sulla storia della danza, annotazioni di scena, fotografie, documenti e appunti vari di Luciana Novaro riguardanti regie e coreografie da lei curate, programmi di sala, documentazione inerente le due scuole di danza, una raccolta di allestimenti di opere liriche messe in scena dal regista Oscar Saxida Sassi: materiali che potrebbero divenire oggetto di studio per ricercatrici e ricercatori interessati alla storia della danza e all’attività della stessa Novaro.