18 luglio 2023

Il teatro lirico nel fondo Crespi ad Apice

Centinaia di programmi di sala, locandine e biglietti di spettacoli tenutisi alla Scala e in altri noti teatri lirici lombardi, libricini e volumi lussuosi di storia e critica musicale, testimonianze che coprono un arco temporale che va dagli anni Sessanta del Novecento ad oggi. Sono i documenti raccolti nel fondo Crespi, da poco arrivato al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, donato dal critico d’arte e cultore di musica classica Alberto Crespi.

Il fondo è composto dalla biblioteca di Crespi e da quella del dottor Marco Cantù, cardiologo e appassionato melomane con pluridecennale frequentazione del Teatro alla Scala e delle sale da concerto milanesi.

I materiali conservati riguardano i teatri alla Scala e Arcimboldi, le “Serate Musicali” al Conservatorio, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali”, la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico Benedetti Michelangeli di Bergamo-Brescia, i concerti di “Musica e Ricerca”, quelli del FAI e di MITO, e altri ancora con l’Orchestra Sinfonica, l’Orchestra Filarmonica della Scala e famose Orchestre straniere in tournée. Completa il fondo una sezione dedicata agli spettacoli di balletto.

I documenti danno testimonianza dei concerti delle opere di Rossini, Donizetti e Puccini ma anche di operisti europei, a cui si aggiungono quelle di Benjamin Britten e Leonard Bernstein. Troviamo traccia dell’operato di alcuni dei più importanti direttori d’orchestra del Novecento, come Riccardo Muti, Maurizio Pollini e Daniel Barenboim. Infine, sebbene emergano preponderanti i grandi solisti internazionali, il fondo cita molti pianisti, violinisti, cellisti, oboisti, flautisti e formazioni di musica da camera in duo, trio, quartetto, avvicendatisi sulla scena musicale milanese, tanto che per alcuni interpreti è possibile rintracciare percorsi di crescita lungo i decenni, talvolta fino alla fama internazionale.