14 giugno 2024

Il “salotto” di Vanni Scheiwiller nell’ultimo numero di PreText

La prima pagina dell'articolo su Vanni Scheiwiller sulla rivista "PreText"

La prima pagina dell’articolo su Vanni Scheiwiller sulla rivista “PreText”

L’ archivio di Vanni Scheiwiller è tra i protagonisti dell’ultimo numero di “PreText. Libri & periodici, del loro passato del loro futuro”, la rivista che dal 2013 si dedica al mondo dell’editoria con lo scopo non di «dibattere soltanto della forma del libro, cartacea o digitale che sia, quanto della sua sostanza, del suo contenuto, di quello che l’uomo oggi ha ancora da dire.» Nel “salotto di Vanni” ci porta Raffaella Gobbo, archivista del Centro Apice che da anni si occupa del fondo Scheiwiller (custodito ad Apice dal 2005), costituito da due corpi distinti: il fondo di Giovanni Scheiwiller e quello del figlio Vanni, subentrato al padre nella direzione della casa editrice all’Insegna del Pesce d’Oro e poi fondatore della casa editrice “Libri Scheiwiller”.

Gobbo ci racconta come, attraverso lo studio delle carte, si possa stringere un rapporto profondo con la persona che le ha prodotte e per qualche motivo conservate. «Non ho conosciuto Vanni Scheiwiller – dice infatti -, ma in fondo sì. È il privilegio di chi si occupa di archivi: si può conoscere uno sconosciuto frequentando quotidianamente le sue carte e leggendolo in tutte le sue espressioni, quelle del personaggio pubblico e quelle dell’uomo privato, che, spesso, attraverso le carte, sublima tutta la sua interiorità.»
Il fil rouge che emerge dall’archivio dell’editore è una forte volontà di promuovere la cultura, attraverso una poliedricità di interessi e di attività. Al centro di una fitta rete di relazioni con artisti italiani e stranieri, Scheiwiller aveva creato una sorta di salotto letterario e artistico «privo di luogo, è vero, – scrive Alessandro Spina nella prefazione del volume All’Amico editore. Dediche a Vanni Scheiwiller – ma di straordinaria importanza nella vita artistica della seconda metà del Novecento.»

L’articolo e il numero di “PreText” che lo contiene, dal titolo “C’era una volta la stampa, bellezza!”, sono online sul sito dell’Istituto Lombardo Storia Contemporanea, a questo link.

La copertina di Pretext

La copertina di Pretext