Collezione

Fondo Mario Soldati

Mario Soldati (Torino, 1906 – Tellaro, 1999) fu romanziere, narratore, critico, giornalista, regista, autore televisivo. La copiosa documentazione raccolta nelle 181 buste dell’archivio comprende taccuini, bloc-notes, o “zaboldenin”, per usare la denominazione dell’autore stesso: si tratta di alcune decine di esemplari databili dagli anni ’30 in avanti, di tipologia varia; vi si trovano notazioni e riflessioni autobiografiche, idee e spunti per possibili racconti, romanzi e articoli, appunti di lettura, disegni e prove di frontespizio.

Assai abbondanti sono poi i materiali preparatori delle opere dello scrittore. Per ogni libro, anche se non sempre in modo completo, si conservano redazioni manoscritte, talora multiple, dattiloscritti con correzioni autografe, bozze, appunti, scalette, abbozzi, liste di titoli. Altrettanto ampio è l’assortimento di recensioni, interviste, documentazione editoriale di varia tipologia relativo alla gran parte delle opere dell’autore.

L’archivio documenta inoltre la costante attenzione di Soldati a conservare ritagli dei propri scritti giornalistici, in vista della pubblicazione di libri, come testimoniano i frequenti indici preparatori dei volumi. Tutti i versanti della variegata attività culturale soldatiana lasciano nell’archivio tracce consistenti: sono presenti molti soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione (realizzati e non), copioni teatrali, quasi tutti inediti, conferenze, prefazioni, nonché numerose opere di altri scrittori mandate a Soldati in lettura. Completa la documentazione archivistica un’imponente mole di corrispondenza.

All’archivio si è aggiunta poi la biblioteca dello scrittore, ricca ed eterogenea, una parte cospicua della quale (a partire dagli anni ’60) è verosimilmente risultato degli omaggi di scrittori ed editori. A fianco della sezione più nutrita dei testi letterari italiani moderni e contemporanei si colloca una selezione rappresentativa delle maggiori letterature occidentali (in particolare francese, inglese e americana), che testimonia gusti e interessi di Soldati scrittore. Si segnala anche la presenza di numerose guide, atlanti e carte geografiche. Non si tratta della biblioteca di un bibliofilo. Sono presenti varie prime edizioni di testi letterari italiani novecenteschi (prevalentemente del secondo dopoguerra), alcune con dedica d’autore. Di rilevante interesse i molti volumi postillati. Mario Soldati lettore appare a un primo sguardo panoramico incline all’annotazione personale, in particolare per i libri che diventano oggetto o strumento di lavoro.

Alla figura di Mario Soldati e al suo archivio sono dedicate le pubblicazione di Apice: Raccontare, riflettere, divulgare. Mario soldati e gli italiani che cambiano (1957-1979), Milano, Skira, 2018 e Mario Soldati a Milano. Narrativa, editoria, giornalismo, teatro, cinema, a cura di Bruno Falcetto, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2010.

 

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