Fondo Antonello Gerbi
Di origine ebraica, Antonello Gerbi (Firenze, 1904 – Civenna, 1976), dopo la laurea in Legge entrò alla Banca Commerciale Italiana dove rimase per circa quarant’anni, nel ruolo di capo dell’Ufficio Studi. Dal 1938 al 1948, a causa dei provvedimenti antiebraici, Gerbi venne inviato da Raffaele Mattioli a Lima, dove intraprese ricerche sulla storia e la realtà del Perù, che poi pubblicò nel suo libro più famoso, La disputa del nuovo mondo. Storia di una polemica, 1750-1900 (Milano, Ricciardi, 1955). Ritornato a Milano, Gerbi si dedicò al progetto del rilancio della casa editrice Ricciardi, ancora una volta su incarico di Mattioli.
Il fondo Gerbi consiste attualmente di circa 5000 volumi di carattere eterogeneo. Sono raccolte numerose prime edizioni di studiosi di storia ed economia dell’Ottocento e alcuni libri sul tema della superstizione. Sono più di 800 i volumi antichi, alcuni di notevole pregio, tra i quali emergono l’Atlante nuovissimo di Guillaume De L’Isle (stampato a Venezia tra il 1740 e il 1750) e il De Rebus Gestis Antonj Caraphei di Gian Battista Vico (Napoli, 1716) con correzioni autografe e dedica dell’autore.
Di particolare interesse è inoltre il nucleo dei volumi sui territori del nuovo mondo, stampati in Europa e in America e acquistati da Gerbi durante il soggiorno in Perù.