Collezione

Archivio Gina Lagorio

L’archivio di Gina Lagorio, pseudonimo di Luigina Bernocco (Bra, 1922 – Milano, 2005) è stato donato al Centro Apice dalla stessa autrice e dalle figlie nel 2005.

Scrittrice di narrativa, saggistica e teatro, Gina Lagorio ha subito l’influsso letterario di Pavese, Fenoglio, Barile; ha pubblicato numerose opere tra cui Un ciclone chiamato Titti (1969), Fuori scena (1979), Tosca dei gatti (1983), Inventario (1997) e vinto numerosi premi letterari.

Il suo primo marito, Emilio Lagorio, fu una figura di spicco della Resistenza savonese. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1964, la scrittrice si trasferì dalla Liguria a Milano: qui lavorò a lungo presso la casa editrice Garzanti, a fianco del secondo marito Livio Garzanti. Nel 1987 Gina Lagorio fu eletta in Parlamento entrando a far parte del gruppo degli indipendenti di sinistra e battendosi per i diritti delle donne e per la pace.

Il fondo conserva la corrispondenza (circa 1500 soggetti), bozze di saggi, materiali preparatori, articoli, recensioni, interviste, scritti diversi editi e inediti, carte relative all’attività politica e parlamentare. Vi è infine una piccola raccolta di libri dell’autrice.

Alla figura di Gina Lagorio e al suo archivio è dedicata la pubblicazione di Apice: Gina Lagorio. La scrittura tra arte e vita, a cura di Luca Clerici, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2010.

 

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