12 marzo 2022

Il rapporto tra John Alcorn e Mario Spagnol nel ricordo di Mariagrazia Mazzitelli

Mario Spagnol e John Alcorn nel 1972 – foto Stephen Alcorn

 

Ho cominciato a lavorare in Salani insieme a Luigi Spagnol nel 1995, ma avevo conosciuto la sua famiglia a partire dalla fine del 1986.
In quegli anni la loro casa era frequentata da molti personaggi del mondo della cultura, ma si contano sulle dita di una mano quelli che erano profondamente legati a Elena e Mario Spagnol e sempre presenti nella vita di famiglia. Uno di questi era sicuramente John Alcorn. A partire dall’arrivo in Italia di Alcorn negli anni Settanta, si erano frequentati molto con le rispettive famiglie. Anche le mogli erano diventate molto amiche e si ritrovavano in tutto, persino lo stesso “sense of humour” li caratterizzava e univa.
Quando ho conosciuto gli Spagnol, Alcorn e famiglia erano appena rientrati negli Stati Uniti; Mario e Elena erano andati a trovare il figlio Giorgio che studiava a New York e non avevano mancato di andare a far visita per vedere come gli Alcorn si erano sistemati in campagna; molte sono le foto di quel nuovo incontro.
Tante sono anche le tracce della loro amicizia tra le carte, alle pareti e nelle case degli Spagnol, a Milano e a Lerici: basta ricordare un segnavento che Alcorn disegnò nella casa di Lerici in paese e una tavola con le lettere tipografiche a forma del castello e degli altri elementi legati alla vita marinaresca per comporre il cognome Spagnol.
Il rapporto fra i due ­– che si erano conosciuti quando Mario lavorava in Mondadori, era diventato decisivo quando Alcorn fu chiamato a dare una veste grafica completamente nuova alla Rizzoli nel 1973 – era quello che ogni editore sogna con uno studio grafico e un graphic designer, e che somiglia a quella consonanza totale di immagine/scrittura come nel caso di Roald Dahl e Quentin Blake. Una magia che aveva delle basi molto solide nella conoscenza e nella passione di entrambi per la storia dell’arte: Spagnol da teorico, studioso e appassionato di antiquariato, sin dagli anni lericini, Alcorn da pittore, creativo, artista a tutto tondo, designer e maestro di tipografia. La ricchissima biblioteca di Spagnol è testimone e chi fosse stato in casa sua difficilmente può dimenticare la predominanza di libri d’arte. Non fu un caso se Spagnol seppe riconoscere in John Alcorn, appena arrivato a Firenze nel ‘71, un tratto di novità assoluta nel segno grafico rispetto all’esistente in quegli anni in Italia: era una ventata di scuola americana e anglosassone in arrivo in Italia – come testimoniato nel Pocahontas in London di Jan Wahl illustrato da Alcorn nel 1967, i cui originali sono conservati al Centro Apice – di pari passo a tutti i cambiamenti che sarebbero arrivati nella società e nel costume. Parlavano molto di arte insieme, di disegno – Spagnol aveva una passione particolare per il disegno attraverso i secoli e comprava molte opere scommettendo su autori attribuiti o basandosi sulle mani; gli studi sulla storia dell’arte classica italiana di Alcorn che aveva scelto appunto di trasferirsi a Firenze – erano materia di scambio e unione profondissima fra loro.

Spagnol chiamò Alcorn nella metà degli anni Ottanta per ridisegnare o modernizzare molti dei marchi dell’allora neonato gruppo Longanesi, a partire dalla Longanesi. Seguire le fasi preparatorie della realizzazione, sin dal 1987, del nuovo marchio Salani è molto emozionante; si capisce chiaramente come lavorava nelle varie fasi, partendo da una realtà di marchi Salani che erano cambiati nelle varie fasi della vita della casa editrice – e come si confrontava con Spagnol.  Matita prima inviata a Spagnol, scambio di fax e telefonate – Alcorn era già rientrato negli Stati Uniti – bozzetti preparatori, colorazione, con tutta la gamma di colori “alla Alcorn”.  Seguiva l’immagine coordinata studiata nei minimi particolari, e declinata poi nello studio delle collane, da “Salani Nostalgia” ai “Criceti”, “Le Linci”,  e degl’ “Istrici”, la collana più rappresentativa del nuovo corso. Un marchio insuperato e modernissimo ancora oggi, nell’anno dei 160 anni della Salani.

Mariagrazia Mazzitelli
Direttrice editoriale Salani (Gruppo GeMS)

 

 

Pocahontas in London di Jan Wahl illustrato da John Alcorn nel 1967