16 maggio 2022

Fotografie di divi e soubrettes tra prosa, lirica e teatro leggero

Debutto di Marisa del Frate con Macario, fondo fotografico La Notte, sottoserie Teatro

La sottoserie “Teatro” della serie “Negativi e diapositive” dell’archivio fotografico del quotidiano “La Notte” conserva oltre 6700 negativi, di formato 6×6 e 35 mm, divisi in poco più di 560 bustine, che testimoniano l’attività e i protagonisti del mondo dello spettacolo tra il 1954 e il 1989. Originariamente diviso in tre scatole, intestate alle tre principali categorie di prosa, rivista e lirica, oggi il materiale è ordinato cronologicamente senza distinzione di genere spettacolistico. Come nel caso delle altre sezioni della stessa serie, anche in questo caso le bustine non riportano l’indicazione del fotografo, ed è quindi impossibile risalire alla paternità dell’immagine: i negativi sono comunque il frutto degli inviati interni all’agenzia della “Notte”, i cui servizi si concentrano principalmente sull’ambito milanese e lombardo, con qualche sporadica testimonianza di grandi eventi al di fuori della Lombardia. All’interno della singola bustina, il numero di negativi può variare largamente, da solo un paio a qualche decina fino a un quasi un centinaio, sebbene quest’ultimo caso sia più raro e solitamente legato ad occasioni di particolare attrazione, ad esempio i festeggiamenti per i quarant’anni del Piccolo Teatro di Milano, a cui hanno partecipato le maggiori personalità del mondo teatrale del momento. I materiali sono quasi interamente in buono stato di conservazione, e solo una esigua quantità risulta leggermente danneggiata.

Tra i tre grandi ambiti (prosa, lirica e teatro leggero), è sicuramente il mondo della rivista e dell’operetta a contare il maggior numero di negativi dedicati. Per quel che riguarda i soggetti, sebbene non manchino foto di scena, le fotografie raffigurano principalmente divi e divette dello spettacolo colti nei più svariati momenti della loro vita, anche quotidiana: ecco, dunque, i protagonisti degli allestimenti del momento fotografati in camerino, cantanti liriche ritratte in pose impostate nei loro salotti di casa, soubrettes immortalate in costume nel retropalco. Numerosissimi sono anche servizi di cronaca bianca e di vero e proprio gossip, quali testimonianze di compleanni, nascite di figli, ricoveri in ospedale a seguito di incidenti e cadute, fino a star fotografate mentre passeggiano con amici e compagni per le strade di Milano. Un caso particolare e significativo è quello della più grande cantante lirica del momento, Maria Callas: le bustine a lei dedicate sono tutte raccolte assieme in un’unica grande busta e i negativi conservati la mostrano in privati momenti casalinghi, nel suo appartamento al numero 40 di via Buonarroti, in strada circondata da ammiratori e a teatro, spesso in compagnia della scrittrice Elsa Maxwell e di altre importanti figure del mondo teatrale del tempo, tra cui Luchino Visconti e la cantante Giulietta Simionato.

La cantante Maria Meneghini Callas nella sua casa di via Buonarroti 40, fondo fotografico La Notte, sottoserie Teatro

Ancora prima di confrontarsi con il cartaceo del giornale (consultabile in tutte le edizioni dal 1952 al 1995 al Centro APICE), si può escludere a priori la possibilità che ogni negativo possa essersi ritagliato uno spazio a sé, per il numero spesso decisamente troppo elevato per un singolo articolo e per la somiglianza tra le singole fotografie in una stessa bustina, spesso scattate a intervalli di pochi istanti, alla ricerca della posa migliore del soggetto raffigurato.

Principalmente, i commenti sul mondo dello spettacolo, e le relative immagini, si concentrano nella pagina dedicata, “La città al neon”, che tratta delle novità sia di cinema che di teatro, sebbene qualche notizia possa comunque essere trovata anche nelle pagine di cronaca, specialmente quella locale (“Oggi a Milano”). Il confronto tra negativi e immagini pubblicate sul giornale rivela un diverso atteggiamento a seconda del diverso genere delle fotografie: le foto di scena, già presenti in numero ridotto nel fondo, si trovano ancor più raramente sul cartaceo, mentre ben più presenti sono i ritratti di attori, divi e musicisti, sui cui la redazione de “La Notte” concentra il proprio interesse, consapevole dell’attrazione dei volti delle star sui lettori del quotidiano. Nell’indagare il giornale va tenuto conto che “La Notte” prevedeva, nel suo periodo d’oro, tre edizioni giornaliere: la prima edizione, l’edizione Borsa delle 14 e l’ultima edizione, delle ore 17. Le differenze tra le edizioni, almeno per quel che riguarda la pagina degli spettacoli, sono molto poche, e spesso sono proprio le fotografie a mutare da una pubblicazione all’altra, al fine di stuzzicare i potenziali acquirenti.

I negativi sono stati in parte digitalizzati e una selezionata galleria fotografica della sezione Teatro, accanto ad altre dedicate alle tematiche di Calcio, Cinema, Cronaca Nera, Milano e Sport Invernali, è visibile nel sito dedicato alla “Notte”. L’inventario del fondo è consultabile sul portale La Statale Archivi. 

Carlo Dapporto, Elena Giusti, fondo fotografico La Notte, sottoserie Teatro

Giacomo Della Ferrera
Università degli Studi di Milano